Tour Siracusa e Noto

Partenze da: Modica, Scicli, Pozzallo, Sampieri, Donnalucata, Ragusa, Ispica, Marzamemi, Portopalo

Durata del tour: 8 ore circa

A richiesta guida turistica per la visita delle città di Siracusa e Noto convenzionata con Siciliataxi

A richiesta pranzo in ristorante o trattoria convenzionato con Siciliataxi

 

Siracusa: la millenaria Siracusa, splendente nella purezza del suo cielo, della bellezza del suo mare,

avvolta in un clima di perenne dolcezza è, ancora oggi, qui a testimoniare, con i resti grandiosi dei monumenti

del passato e la sua epica storia, il proprio destino di città immortale.

Prima tappa: giunti a Siracusa la visita del Teatro Greco. Il teatro viene considerato come il più fulgido

esempio di architettura greca, che ci sia stato tramandato. Ancora oggi vi si tengono spettacoli teatrali.

Le più famose sono proprio le tragedie greche. All’interno troviamo la grotta denominata “orecchio di Dionisio”.

Si tratta di una grotta artificiale che si restringe in altezza ea sesto acuto, quasi a formare l’immagine del condotto

uditivo dell’orecchio umano. Il nome gli venne attribuito nel 1586 dal Caravaggio.

Da questa attribuzione è nata probabilmente, la leggenda che la grotta fosse stata fatta costruire da Dionisio,

quale carcere per i prigionieri di guerra, onde ascoltare i loro discorsi da una apertura praticata nel soffitto della cavità.

La grotta ha la particolare proprietà acustica che permette di ingigantire qualsiasi suono prodotto all’interno.

          

Seconda tappa: l’isola di Ortigia. Il suggestivo e pittoresco isolotto si protende verso la rada naturale, dividendo i

bacini del Porto Grande e del Porto Piccolo. Ortigia è stata la sede dei primi insediamenti siculi e, più volte, rifugio

per le genti dell’intera città.

Nel centro di Ortigia, nel punto più alto dell’isola sorge il Duomo. Ha un’impronta decisamente barocca nella

settecentesca facciata che prospetta su una scalinata, nella centrale Piazza Duomo.

Anticamente dove adesso si trova il duomo, sorgeva il Tempio di Atena. Nel 1600 d.C. si procedette alla trasformazione

del tempio in basilica cristiana.

Scendendo da Piazza Duomo verso il mare giungiamo alla Fonte Aretusa una antichissima sorgente di acqua dolce

che sgorga da una grotta nei pressi del mare. Da qui costeggiando il mare sul Lungomare Alfeo si giunge a Piazza Federico di Svevia,

dove si trova l'ingresso per il Castello Maniace.

Terminata la visita, si torna indietro sul Lungomare Alfeo, per poi costeggiare la Fonte Aretusa e scendere fino alla

Villetta Aretusa fino a giungere in un piccolo giardino ricco di panchine e con una fontanella. Da qui si apre la Marina,

un grande luogo circoscritto dove è possibile consumare un pranzo al sacco, rilassarsi sotto gli alberi e lasciare liberi i bambini.

Il pranzo si può consumare anche in uno dei tantissimi ristoranti che si trovano nelle stradine di Ortigia.

Dopo pranzo si parte per andare a visitare la città di Noto.

                                                                            

Noto è "un libro vivente". E' un giardino di pietra ove ad ogni angolo è dato incontrare capitelli, fregi barocchi, chiese e

palazzi nobiliari. Giunti all’ingresso di Noto attraverseremo subito i viali freschi ed ombrosi dei Giardini pubblici che

ci accompagnano sull'asse principale della città che si stende lungo corso Vittorio Emanuele ed è scandito da tre piazze.

In ogni piazza si trova una chiesa e il corso è annunciato dalla Porta Reale: un monumentale ingresso a forma di arco

di trionfo, eretto nel XIX sec. A Noto sono caratteristici i toni rosati a volte dorati delle innumerevoli facciate di chiese,

conventi, monasteri e dimore nobiliari. Volutamente costruita su un dolce pendio, ogni angolo, ogni scorcio è intensamente

scenografico e risulta davvero piacevole passeggiare, quasi obbligati a testa in sù, per ammirare un’esplosione di decorazioni,

ricami in pietra, statue, panciuti balconi e grate in ferro battuto su maestose facciate.

Proseguendo dal piano della Chiesa di S. Francesco e dalla semplice ma elegante chiesa di “S. Chiara”, o dall’area del

S. Salvatore fino al capolavoro di “S. Domenico”, passando per una rinata Cattedrale che, su una scalinata monumentale,

trionfa di fronte al sinuoso loggiato di Palazzo Ducezio, ciò che colpisce è la straordinaria armonia dell’insieme. I balconi di

Palazzo Nicolaci, sull’omonima via, rinominata dai netini “La salita del principe”, sono unici: creazioni originali di maestri

locali che stupiscono ogni passante con i loro mascheroni, con le sinuose sirene o coi cavalli alati. 

La via Nicolaci fiorisce ogni primavera, come saluto alla bella stagione che Noto celebra attraverso l’Infiorata. La salita del

Principe diventa un lungo tappeto di fiori dai vivaci colori che riproducono ogni anno un tema diverso. Il risultato è davvero pittoresco.

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